Laboratorio di Fiabe
Le fiabe… e un po’ di più!
Le fiabe sono crudeli?
Possiamo preferire delle fiabe più di altre?
Sono da interpretare?
Come parlano ai bambini?
Possiamo preferire delle fiabe più di altre?
Sono da interpretare?
Come parlano ai bambini?
Le Fiabe parlano per immagini
E le immagini sorgono da dentro, sono mobili, plastiche e uniche per ogni bambino.
Appartengono ad un’atmosfera interiore che ha un suo colore, dimensione, odore e anche gusto.
Hanno la capacità di adattarsi alle forze che il bambino ha per reggere l’emozione del racconto di un lupo o di una strega, hanno un loro ritmo e musicalità e non sono scalfibili dal tempo che passa. Ricordo ancora come la casetta di zucchero e marzapane descritta nella fiaba “Hansel e Gretel” mi facesse venire l’acquolina in bocca o come mi turbava la fiaba di Cenerentola!
Questo mondo interiore è molto spesso trascurato e sostituito da immagini che provengono da un mondo meccanico. Il mondo delle fiabe viene definito dai fratelli Grimm “senza pesantezza terrestre”, ma non significa con ciò che siano delle fantasticherie.
Esprimono invece molteplici realtà dell’anima, anche molto complesse, che proprio grazie all’immagine possono essere colte in una visione d’insieme rapida invece di usare molte parole o pensieri articolati.
I bambini vivono questi mondi come nutrienti e gradevoli e assolutamente in linea con il loro percepire la realtà. Troppo spesso crediamo invece che la mente del bambino funzioni come quella dell’adulto!
Non dimentichiamoci che il linguaggio utilizzato è quello di ogni giorno, ma gli eventi descritti non possono essere mai rapportati alla realtà esteriore. Il mondo interiore creato dal bambino sorge dalle sue forze immaginative ed avendo in tal modo la consistenza a lui più congeniale diventa un’esperienza risanante.
Appartengono ad un’atmosfera interiore che ha un suo colore, dimensione, odore e anche gusto.
Hanno la capacità di adattarsi alle forze che il bambino ha per reggere l’emozione del racconto di un lupo o di una strega, hanno un loro ritmo e musicalità e non sono scalfibili dal tempo che passa. Ricordo ancora come la casetta di zucchero e marzapane descritta nella fiaba “Hansel e Gretel” mi facesse venire l’acquolina in bocca o come mi turbava la fiaba di Cenerentola!
Questo mondo interiore è molto spesso trascurato e sostituito da immagini che provengono da un mondo meccanico. Il mondo delle fiabe viene definito dai fratelli Grimm “senza pesantezza terrestre”, ma non significa con ciò che siano delle fantasticherie.
Esprimono invece molteplici realtà dell’anima, anche molto complesse, che proprio grazie all’immagine possono essere colte in una visione d’insieme rapida invece di usare molte parole o pensieri articolati.
I bambini vivono questi mondi come nutrienti e gradevoli e assolutamente in linea con il loro percepire la realtà. Troppo spesso crediamo invece che la mente del bambino funzioni come quella dell’adulto!
Non dimentichiamoci che il linguaggio utilizzato è quello di ogni giorno, ma gli eventi descritti non possono essere mai rapportati alla realtà esteriore. Il mondo interiore creato dal bambino sorge dalle sue forze immaginative ed avendo in tal modo la consistenza a lui più congeniale diventa un’esperienza risanante.
Leggere una Fiaba
O meglio raccontarla, cercando di creare un’atmosfera con il tono della voce, le pause, il nostro essere tranquilli e in sintonia con la fiaba, il riuscire a mettere da parte pensieri moralistici/intellettuali facendo invece emergere in noi delle immagini per rispondere alle inevitabili domande dei bambini, le luci basse e un aroma di lavanda, sono tutti elementi che possono contribuire a creare uno spazio rilassato per il racconto accompagnando il piccolo ascoltatore nel suo mondo di fantasia e creatività.
Decidere cosa leggere è un altro elemento che può fare la differenza nell'ambito della qualità del messaggio recepito, nel profondo, dal bambino così come scegliere fiabe che non siano state snaturate nella loro fonte originaria perché le fiabe antiche, di diverse epoche e popoli, riportano elementi comuni che fanno parte di una umanità indivisa.
Decidere cosa leggere è un altro elemento che può fare la differenza nell'ambito della qualità del messaggio recepito, nel profondo, dal bambino così come scegliere fiabe che non siano state snaturate nella loro fonte originaria perché le fiabe antiche, di diverse epoche e popoli, riportano elementi comuni che fanno parte di una umanità indivisa.
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A chi sono rivolti i laboratori?
A tutti i bambini dai 4 anni d’età.
I laboratori possono essere di pittura ad acquerello, argilla, disegno dinamico e di forme, a carboncino. Si compongono al massimo di 4 bambini, omogenei per età.
I laboratori possono essere di pittura ad acquerello, argilla, disegno dinamico e di forme, a carboncino. Si compongono al massimo di 4 bambini, omogenei per età.
Quando iniziano?
Iniziano nel mese di ottobre e si chiudono a maggio.
La durata è di un’ora e mezza e sono organizzati settimanalmente o 2 sabati al mese.
Trovi tutto spiegato alla pagina Laboratori.
La durata è di un’ora e mezza e sono organizzati settimanalmente o 2 sabati al mese.
Trovi tutto spiegato alla pagina Laboratori.
Dove si svolgono?
Si svolgono nello spazio dell’Officina dei Talenti, Via M. Polo 24 a Trieste.
I materiali sono inclusi. Servono un paio di calzini per stare senza scarpe.
I materiali sono inclusi. Servono un paio di calzini per stare senza scarpe.