Quali comportamenti, emozioni, difficoltà e possibilità.
La capacità imitativa del bambino contribuisce alla maturazione dei sensi, ovvero alla capacità di utilizzare le impressioni sensorie nella giusta maniera” H. Kohler “Bambini difficili, paurosi, tristi ed irrequieti”.
Cosa ci comunicano i bambini che non riescono a gioire del loro movimento?
Osservando giocare i bambini potremmo accorgerci che alcuni hanno difficoltà ad inserirsi in certi giochi dove vengono richieste delle abilità motorie e un motivo potrebbe essere quello di non riuscire ad imitare certi movimenti. Guardano gli altri muoversi, ma non riescono a ripetere quei movimenti.
Percepire la posizione dei miei arti, che io balli o cammini o stia disteso, e dei miei muscoli che possono essere rilassati o contratti avviene inconsciamente e, grazie al senso del movimento, possiamo sperimentare la coordinazione in noi.
Imparare a coordinare i movimenti, disporre del proprio corpo e sperimentare di potersi muovere liberamente in esso o viverlo come un ingombro, un impedimento a ciò che si vuole fare, dipenderà dalla capacità imitativa del bambino.
Quando un bambino riesce a muoversi liberamente, percependo la padronanza del suo corpo, riceve molta gioia da ciò.
Se è maturato il senso del tatto e del benessere, e quindi il bambino si sente protetto e delimitato dall’involucro del suo corpo e lo percepisce come fidato e quieto rifugio, vivrà la base fisica non come un ostacolo bensì come luogo dove poter sperimentare e far maturare la connessione con il movimento percepito nel mondo. Il senso del movimento aggiunge allora alla sensazione di essere piacevolmente in se stessi quella di libertà.
Percepire la posizione dei miei arti, che io balli o cammini o stia disteso, e dei miei muscoli che possono essere rilassati o contratti avviene inconsciamente e, grazie al senso del movimento, possiamo sperimentare la coordinazione in noi.
Imparare a coordinare i movimenti, disporre del proprio corpo e sperimentare di potersi muovere liberamente in esso o viverlo come un ingombro, un impedimento a ciò che si vuole fare, dipenderà dalla capacità imitativa del bambino.
Quando un bambino riesce a muoversi liberamente, percependo la padronanza del suo corpo, riceve molta gioia da ciò.
Se è maturato il senso del tatto e del benessere, e quindi il bambino si sente protetto e delimitato dall’involucro del suo corpo e lo percepisce come fidato e quieto rifugio, vivrà la base fisica non come un ostacolo bensì come luogo dove poter sperimentare e far maturare la connessione con il movimento percepito nel mondo. Il senso del movimento aggiunge allora alla sensazione di essere piacevolmente in se stessi quella di libertà.
Il bambino non potrà imitare movimenti meccanici, ma solo dei gesti ovvero movimenti compenetrati di presenza. Non imita solo gesti, ma anche emozioni! Grazie al senso del movimento in ambito emozionale imparerà a gestirle, ad esempio, creando un bilanciamento evocando gioia se vive della tristezza.
La difficoltà ad entrare nel processo imitativo può anche manifestarsi nel far fatica a seguire il pensiero di altri, nel non riuscire a dare linearità al suo di pensiero portandolo fino in fondo, a comprendere.
Se ciò accade inizierà a sentirsi “estraneo” al gruppo e quindi sempre più solo e triste, distaccato, lento nell'esecuzione dei compiti e sempre più insicuro quando deve eseguire delle consegne.
Non riuscirà a comprendere cosa gli sta accadendo e la confusione in lui potrà aumentare se verrà giudicato pigro e svogliato.
Quando il bambino non riesce ad imitare, per un motivo qualsiasi, non potrà fare proprio ciò che accade attorno a lui e la fiducia nelle sue possibilità inizierà a mancare, resterà nel suo non riuscire ritirandosi sempre più.
Può esserci una difficoltà di maturazione del senso del movimento dalla nascita oppure a seguito di un’esposizione eccessiva e prematura a giochi elettronici o a delle emozioni forti che, per tal motivo, non risultano imitabili (maltrattamenti o atteggiamenti di una severità per loro incomprensibile).
La difficoltà ad entrare nel processo imitativo può anche manifestarsi nel far fatica a seguire il pensiero di altri, nel non riuscire a dare linearità al suo di pensiero portandolo fino in fondo, a comprendere.
Se ciò accade inizierà a sentirsi “estraneo” al gruppo e quindi sempre più solo e triste, distaccato, lento nell'esecuzione dei compiti e sempre più insicuro quando deve eseguire delle consegne.
Non riuscirà a comprendere cosa gli sta accadendo e la confusione in lui potrà aumentare se verrà giudicato pigro e svogliato.
Quando il bambino non riesce ad imitare, per un motivo qualsiasi, non potrà fare proprio ciò che accade attorno a lui e la fiducia nelle sue possibilità inizierà a mancare, resterà nel suo non riuscire ritirandosi sempre più.
Può esserci una difficoltà di maturazione del senso del movimento dalla nascita oppure a seguito di un’esposizione eccessiva e prematura a giochi elettronici o a delle emozioni forti che, per tal motivo, non risultano imitabili (maltrattamenti o atteggiamenti di una severità per loro incomprensibile).
Cosa fare se il bambino si ritira?
La risposta comportamentale più probabile, almeno all'inizio del disagio, è proprio questa del ritiro, della chiusura, e del rimurginare. Potrebbe iniziare a fissarsi su alcuni gesti che giornalmente compie, una procedura molto abitudinaria nel fare un qualcosa anche di semplice. Questo fissarsi diventa per il bambino motivo di certezza. Non obblighiamolo a lasciare questi gesti e iniziamo invece a ricercare un riequilibrio che nel tempo li renderà superflui. Questo ritiro è il modo di comunicarci un suo malessere.
Possiamo in tal senso aiutarlo nel processo di maturazione del senso del movimento trovando o creando situazioni dove si può immergere in movimenti in cui vede scorrere la vita, in cui chi li compie è presente nel farli, quindi non movimenti meccanici in quanto il movimento percepito sarebbe estraneo e non imitabile interiormente ( estremizzando potremmo fare l'esempio di un bambino allevato da dei robot).
È importante farlo partecipare a dei processi di vario tipo (creativi , naturali e anche sociali) spiegando con parole e gesti cosa sta succedendo.
Coinvolgerlo è importante affinché inizi a sentirsi parte di quel tutto più grande di lui.
Possiamo in tal senso aiutarlo nel processo di maturazione del senso del movimento trovando o creando situazioni dove si può immergere in movimenti in cui vede scorrere la vita, in cui chi li compie è presente nel farli, quindi non movimenti meccanici in quanto il movimento percepito sarebbe estraneo e non imitabile interiormente ( estremizzando potremmo fare l'esempio di un bambino allevato da dei robot).
È importante farlo partecipare a dei processi di vario tipo (creativi , naturali e anche sociali) spiegando con parole e gesti cosa sta succedendo.
Coinvolgerlo è importante affinché inizi a sentirsi parte di quel tutto più grande di lui.
Fino a quando il bambino vivrà questa difficoltà nel movimento sarà difficile anche trovare un equilibrio.
Il senso dell’equilibrio è coinvolto in ogni senso.
Potremmo notare come il senso del tatto matura quando si crea la capacità di mantenere un equilibrio tra interno ed esterno, quando non si sentirà vulnerabile e indifeso andando verso il mondo.
Il senso del benessere raggiunge la maturità quando invece il bambino riesce a spostarsi tra sonno e veglia senza sobbalzi e sofferenze. Può immergersi così nelle profondità del corpo e goderne la quiete, in una sorta di sonno, per poi uscire ed essere sveglio avendo trovato un suo equilibrio, un suo ritmo.
Il senso del movimento manifesta l’equilibrio quando il bambino si sposta in modo fluido tra imitazione e immedesimazione nelle cose del mondo.
Il senso dell’equilibrio è coinvolto in ogni senso.
Potremmo notare come il senso del tatto matura quando si crea la capacità di mantenere un equilibrio tra interno ed esterno, quando non si sentirà vulnerabile e indifeso andando verso il mondo.
Il senso del benessere raggiunge la maturità quando invece il bambino riesce a spostarsi tra sonno e veglia senza sobbalzi e sofferenze. Può immergersi così nelle profondità del corpo e goderne la quiete, in una sorta di sonno, per poi uscire ed essere sveglio avendo trovato un suo equilibrio, un suo ritmo.
Il senso del movimento manifesta l’equilibrio quando il bambino si sposta in modo fluido tra imitazione e immedesimazione nelle cose del mondo.
Quando raggiunge la maturazione del senso dell’equilibrio?
Quando avrà maturato l’equilibrio nei 3 sensi precedentemente descritti.
La maturazione consente al bambino di percepire se stesso come una realtà stabile e quindi con un centro. Le situazioni esterne di spazio e tempo si modificano, ma “io non perdo me stesso!”
Si percepisce come centro del mondo, di se stesso, e questo centro si sposta a seconda degli spostamenti del bambino. Da questo centro manifesterà la sua volontà.
È un processo di maturazione che in vario modo accompagna tutta la vita dell’essere umano.
L’elemento artistico, sostenuto da un pensiero pedagogico vitale, è un valido supporto nell’accompagnare la maturazione dei sensi e la loro capacità d’azione eliminando la sensazione di fallire e invece “trasmettere la fiducia nella forza formatrice delle loro mani” (H. Kohler “Bambini difficili, paurosi, tristi e irrequieti”).
La maturazione consente al bambino di percepire se stesso come una realtà stabile e quindi con un centro. Le situazioni esterne di spazio e tempo si modificano, ma “io non perdo me stesso!”
Si percepisce come centro del mondo, di se stesso, e questo centro si sposta a seconda degli spostamenti del bambino. Da questo centro manifesterà la sua volontà.
È un processo di maturazione che in vario modo accompagna tutta la vita dell’essere umano.
L’elemento artistico, sostenuto da un pensiero pedagogico vitale, è un valido supporto nell’accompagnare la maturazione dei sensi e la loro capacità d’azione eliminando la sensazione di fallire e invece “trasmettere la fiducia nella forza formatrice delle loro mani” (H. Kohler “Bambini difficili, paurosi, tristi e irrequieti”).
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