Quali comportamenti, emozioni, difficoltà e possibilità
La capacità imitativa del bambino contribuisce alla maturazione dei sensi, ovvero alla capacità di utilizzare le impressioni sensorie nella giusta maniera” H. Kohler “Bambini difficili, paurosi, tristi ed irrequieti".
Il corpo è alla base di queste future maturazioni, ma spesso è dato per scontato perché la sua crescita si da per scontata.
Credo invece che bisognerebbe parlarne molto di più imparando ad osservarlo con nuovi occhi perché con queste prime attenzioni i bambini potrebbero essere sollevati da molte fatiche in vari ambiti della loro vita futura.
Il mondo muta incessantemente e velocemente e questa instabilità, oggi particolarmente accentuata, richiede capacità di adattamento, velocità e competenze.
I bambini, se pure sono molto veloci e svegli nell'apprendere, hanno ancora bisogno di tempo per crescere, del loro tempo, e di stabilità.
Più fuori il mondo si agita e cambia più loro per acquisire interiormente una mobile stabilità, che significa avere la capacità di oscillare fuori dal proprio centro mantenendo la sicurezza che al centro possono rientrare, avranno bisogno di adulti in grado di co-regolare questo processo in via di maturazione.
Il corpo è la base, da abitare con disinvoltura e piacere, per riuscire a fare e vivere tutto ciò.
Accompagnare la maturazione delle impressioni sensorie di base (senso del tatto, benessere, movimento, equilibrio) è fondamentale in questo processo.
Credo invece che bisognerebbe parlarne molto di più imparando ad osservarlo con nuovi occhi perché con queste prime attenzioni i bambini potrebbero essere sollevati da molte fatiche in vari ambiti della loro vita futura.
Il mondo muta incessantemente e velocemente e questa instabilità, oggi particolarmente accentuata, richiede capacità di adattamento, velocità e competenze.
I bambini, se pure sono molto veloci e svegli nell'apprendere, hanno ancora bisogno di tempo per crescere, del loro tempo, e di stabilità.
Più fuori il mondo si agita e cambia più loro per acquisire interiormente una mobile stabilità, che significa avere la capacità di oscillare fuori dal proprio centro mantenendo la sicurezza che al centro possono rientrare, avranno bisogno di adulti in grado di co-regolare questo processo in via di maturazione.
Il corpo è la base, da abitare con disinvoltura e piacere, per riuscire a fare e vivere tutto ciò.
Accompagnare la maturazione delle impressioni sensorie di base (senso del tatto, benessere, movimento, equilibrio) è fondamentale in questo processo.
Possiamo incontrare dei bambini immersi costantemente in una sorta di "irritazione interna" come se vivessero l’impossibilità a rilassarsi e quindi abbandonarsi alla calma proveniente dal un corpo pulito, nutrito, scaldato. Possono nascere con questa difficoltà a "stare nel benessere" oppure sperimentare situazioni troppo ricche di stimoli, emotivi o fisici o tecnologici così da non avere il tempo di compiere il gesto di entrata nel loro corpo che stanno iniziando a delimitare, maturando il senso del tatto.
La possibilità di vivere e gustare questo benessere crea una sorta di calma e di fiducia trasmesse dal corpo che inizia quindi ad essere percepito come una base sicura.
I bambini mandano dei segnali che, assieme ad altre informazioni, ci permettono di valutare se questo senso stia maturando correttamente o meno.
La possibilità di vivere e gustare questo benessere crea una sorta di calma e di fiducia trasmesse dal corpo che inizia quindi ad essere percepito come una base sicura.
I bambini mandano dei segnali che, assieme ad altre informazioni, ci permettono di valutare se questo senso stia maturando correttamente o meno.
Quali segnali possiamo osservare?
Una bassa tolleranza alla frustrazione, non riuscire a rilassarsi, tic nervosi agli occhi o al volto, tossicchiare spesso, una non buona integrazione motoria, essere disordinati, non percepire il limite della stanchezza, essere impazienti, soffrire di mal di testa o di pancia, disturbi intestinali, non riuscire a stare in quiete e appena ci provano, come quando cercano di concentrarsi su qualcosa da fare, il corpo irradia nell'anima agitazione.
Questo essere irrequieti nel corpo si può manifestare anche con un’agilità felina caratterizzata da movimenti istintivi (salgono sugli alberi senza paura, saltano da altezze non raccomandabili, corrono velocissimi cadono e si rialzano come fossero di gomma ecc) affiancata però dalla difficoltà ad entrare nella manualità fine dove invece è richiesta presenza, attenzione cosciente e quindi concentrazione.
Il corpo sfugge al bambino. Se questo non viene riconosciuto come una eventuale difficoltà di maturazione del senso del benessere, a scuola inizieranno le difficoltà.
Questo essere irrequieti nel corpo si può manifestare anche con un’agilità felina caratterizzata da movimenti istintivi (salgono sugli alberi senza paura, saltano da altezze non raccomandabili, corrono velocissimi cadono e si rialzano come fossero di gomma ecc) affiancata però dalla difficoltà ad entrare nella manualità fine dove invece è richiesta presenza, attenzione cosciente e quindi concentrazione.
Il corpo sfugge al bambino. Se questo non viene riconosciuto come una eventuale difficoltà di maturazione del senso del benessere, a scuola inizieranno le difficoltà.
Cosa cercano questi bambini?
Tempo e ritmo. Tolleranza calma e pazienza.
Ci vuole del tempo per permettere al corpo di maturare fino a non percepire più le irritazioni provenienti dal suo interno. Deve prendere le misure di cosa sta accadendo dentro di sé (un esempio sono le coliche), ricevere le cure necessarie e sperimentare come il disagio di ora poi passa. Si crea un ritmo in questo maturare e un’esperienza di continuità che gli permette di vivere il percepito con sempre più distacco, come si formasse una sorta di diaframma grazie alle cure che riceve. Sa che passerà così come sa che il corpo, pur non essendo un luogo di costante benessere, non gli impedirà di svolgere una serie di attività.
Nonostante i disagi corporei si sentirà sempre più radicato in esso.
Cerchiamo allora di vivere ogni giorno dei momenti di totale presenza con il bambino.
Le qualità di calma e pazienza dell’adulto, una tolleranza che possiamo definire attiva, contribuiscono alla creazione di fiducia e sicurezza nel bambino.
Ci vuole del tempo per permettere al corpo di maturare fino a non percepire più le irritazioni provenienti dal suo interno. Deve prendere le misure di cosa sta accadendo dentro di sé (un esempio sono le coliche), ricevere le cure necessarie e sperimentare come il disagio di ora poi passa. Si crea un ritmo in questo maturare e un’esperienza di continuità che gli permette di vivere il percepito con sempre più distacco, come si formasse una sorta di diaframma grazie alle cure che riceve. Sa che passerà così come sa che il corpo, pur non essendo un luogo di costante benessere, non gli impedirà di svolgere una serie di attività.
Nonostante i disagi corporei si sentirà sempre più radicato in esso.
Cerchiamo allora di vivere ogni giorno dei momenti di totale presenza con il bambino.
Le qualità di calma e pazienza dell’adulto, una tolleranza che possiamo definire attiva, contribuiscono alla creazione di fiducia e sicurezza nel bambino.
Come può essere il loro comportamento?
Grazie al senso del tatto si forma un involucro periferico, mentre in relazione alla maturazione del senso del benessere si crea il lento consolidarsi di un centro radicato.
Queste sono le due premesse indispensabili affinché il sentirsi esposti e non protetti dal mondo possa cessare.
Se tali premesse faticano a manifestarsi il comportamento del bambino può assumere una modalità di risposta di tipo aggressivo. Si sente disorientato, contrariato, infastidito e irrequieto per questo essere costretto a percepire i propri bisogni in una condizione costante di mancanza che non gli permette di rilassarsi sentendo il suo corpo in quiete.
Correrà, parlerà, produrrà suoni, farà smorfie, toccherà ogni cosa, staranno volentieri in luoghi rumorosi ricercando o creando situazioni per evitare di sentirsi e percepirsi interiormente.
Il senso del benessere infatti segnala ciò che in noi non permette un fluire armonico, segnala una mancanza e la porta a coscienza affinché, occupandocene, la quiete venga ripristinata.
Il bambino che sceglie di adattarsi potrà mostrare una modalità di risposta tendente invece ad un comportamento passivo.
Sia che la risposta comportamentale sia più passiva e quindi di ritiro/difesa dal mondo che attiva con reazioni di aggressività la prima cosa da fare è: dare tempo e curare i ritmi.
Rimuovere dal suo cammino eventuali ostacoli alla corretta maturazione del senso del benessere per sostenere la volontà del bambino di entrare nel mondo, con la padronanza di tutto il suo corpo, è compito dell'adulto che lo accompagna e questo significa procedere con l'educazione dei 4 sensi primari (tatto, benessere, movimento ed equilibrio).
Iniziare a cambiare lo sguardo, ampliarlo facendoci delle domande, vedere cosa ci disturba del suo comportamento, magari fino a cercare situazioni simili indietro nel nostro tempo di bambini, fino a stupirci di come ciò possa essere possibile e maturare così una maggiore consapevolezza per la fatica che vivono.
Questo potrebbe fare la differenza.
Lasciar cadere il "passerà… prima o poi crescono” apre alla possibilità di trasformare un disagio di vita nel dono della sensibilità.
Inizieremo a rispondere in modo diverso al loro comportamento, ci metteremo al loro fianco facendo sentire la nostra saldezza, noi come loro quiete, come protezione, come sicurezza cercata e trovata.
Le nuove consapevolezze dell’adulto cambieranno lo sguardo, i gesti anche i più semplici, e la postura interiore diventando qualità e "benessere" che per loro sarà cura.
Dalla maturazione del senso del benessere il bambino potrà accertarsi di essere in armonia con i processi fisiologici che avvengono dentro di lui, si sentirà “a casa in se stesso”. Da qui la fiducia e la sicurezza nella vita comprendendo, nel tempo di questa maturazione, che c'è un disagio percepito, ma che verrà superato e tutto rientrerà in una dimensione di calma da cui trarre benessere e sicurezza.
Questa è la base per la futura capacità di orientamento.
Queste sono le due premesse indispensabili affinché il sentirsi esposti e non protetti dal mondo possa cessare.
Se tali premesse faticano a manifestarsi il comportamento del bambino può assumere una modalità di risposta di tipo aggressivo. Si sente disorientato, contrariato, infastidito e irrequieto per questo essere costretto a percepire i propri bisogni in una condizione costante di mancanza che non gli permette di rilassarsi sentendo il suo corpo in quiete.
Correrà, parlerà, produrrà suoni, farà smorfie, toccherà ogni cosa, staranno volentieri in luoghi rumorosi ricercando o creando situazioni per evitare di sentirsi e percepirsi interiormente.
Il senso del benessere infatti segnala ciò che in noi non permette un fluire armonico, segnala una mancanza e la porta a coscienza affinché, occupandocene, la quiete venga ripristinata.
Il bambino che sceglie di adattarsi potrà mostrare una modalità di risposta tendente invece ad un comportamento passivo.
Sia che la risposta comportamentale sia più passiva e quindi di ritiro/difesa dal mondo che attiva con reazioni di aggressività la prima cosa da fare è: dare tempo e curare i ritmi.
Rimuovere dal suo cammino eventuali ostacoli alla corretta maturazione del senso del benessere per sostenere la volontà del bambino di entrare nel mondo, con la padronanza di tutto il suo corpo, è compito dell'adulto che lo accompagna e questo significa procedere con l'educazione dei 4 sensi primari (tatto, benessere, movimento ed equilibrio).
Iniziare a cambiare lo sguardo, ampliarlo facendoci delle domande, vedere cosa ci disturba del suo comportamento, magari fino a cercare situazioni simili indietro nel nostro tempo di bambini, fino a stupirci di come ciò possa essere possibile e maturare così una maggiore consapevolezza per la fatica che vivono.
Questo potrebbe fare la differenza.
Lasciar cadere il "passerà… prima o poi crescono” apre alla possibilità di trasformare un disagio di vita nel dono della sensibilità.
Inizieremo a rispondere in modo diverso al loro comportamento, ci metteremo al loro fianco facendo sentire la nostra saldezza, noi come loro quiete, come protezione, come sicurezza cercata e trovata.
Le nuove consapevolezze dell’adulto cambieranno lo sguardo, i gesti anche i più semplici, e la postura interiore diventando qualità e "benessere" che per loro sarà cura.
Dalla maturazione del senso del benessere il bambino potrà accertarsi di essere in armonia con i processi fisiologici che avvengono dentro di lui, si sentirà “a casa in se stesso”. Da qui la fiducia e la sicurezza nella vita comprendendo, nel tempo di questa maturazione, che c'è un disagio percepito, ma che verrà superato e tutto rientrerà in una dimensione di calma da cui trarre benessere e sicurezza.
Questa è la base per la futura capacità di orientamento.
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